VALUTAZIONE DELLO STATO ECOLOGICO DI PRATERIE DI POSIDONIA OCEANICA IN SEI ZSC LUNGO IL LITORALE DELLA CALABRIA
Abstract
Posidonia oceanica (Linnaeus) Delile, 1813 è distribuita lungo le coste della Calabria dove forma ecosistemi altamente produttivi che hanno un ruolo chiave nel ciclo delle sostanze nutritive costiere e sono responsabili del mantenimento della qualità e chiarezza delle acque costiere. La valutazione dello stato ecologico di questi ecosistemi è la chiave per preservare il patrimonio naturalistico, la qualità della vita delle popolazioni costiere e l’interesse turistico per la Calabria. In questo lavoro sono state prese in esame sei ZSC lungo le coste tirreniche e ioniche della Calabria caratterizzate dalla presenza di habitat a P. oceanica. Dalle nostre osservazioni e dal confronto con i dati pregressi è emerso che la copertura e la densità delle praterie è in forte diminuzione, fino anche al 50% rispetto a pochi decenni fa, e le cause sembrano essere molteplici. Le analisi effettuate a macroscala, mesoscala, fenologiche, lepidocronologiche, e sulla composizione e la copertura della comunità epifita, in funzione del sito, del versante, e della stagionalità, hanno consentito la determinazione di vari descrittori (e.g., densità dei fasci) e dell’indice PREI di qualità ecologica di P. oceanica nei siti analizzati. Sono emersi dati discordanti tra la classificazione della densità e la reale situazione ecologica valutata dall’operatore in più momenti dell’anno e le varie soglie qualitative di riferimento dell’indice PREI. Qualunque sia la classificazione della densità, da molto sparsa a normale, l’indice PREI ricade sempre nella classe “Buono Stato Ecologico”. Ciò evidenzia la necessità di integrare i diversi descrittori e indici ampiamente utilizzati dalle agenzie regionali per il monitoraggio di P. oceanica. È stato possibile, inoltre, individuare i principali drivers di cambiamento che insistono in ciascun sito e che consistono principalmente nell’ancoraggio di imbarcazioni, corpi morti e catenarie, pesca a strascico sottocosta, eutrofizzazione, costruzione di infrastrutture costiere, attività di dragaggio, diffusione di specie invasive.